essere pendente | v e r t e n z a
astensione
dal respiro
*
contrarmi, sia pur deposto
re dei licheni un solco e
transeunte
torcendomi tra i rami
semplicemente di te non ho bisogno
mi dico mentre pigro, insolente
mi faccio sguardo
attraverso la finestra
e il fantasma della voce
temuta torna a sfavillare
la mia croce
*
se poi parliamo siamo ombre
di parole, o dentature
a calco, per masticazioni
brevi, non vere, Alcestina,
scadenti risa attonite
al trapianto dell’anima
*
poi tornare alle braci taciturne
sull’apice dei piedi e roteando
pretendere dai santi opachi
un peso una voce
nella gloria dei perdenti
*
l’orecchio insegue la Memoria tattile dei corpi
ostili, Alcesti di molte morti la smania di
estinguersi o furia
ti sia tregua, o figura, lo spazio del volto
che eccede lo spazio
le veci di un altro volto senza persona
*
si disse altro per non dire oltre:
*
La sua voce detenga detenuta | diurno il regno dell’ombra